باللغة الإيطالية
Saadiyya al-Mufarrih
Trad. Valentina Colombo
PERDITA
Solo su strade secondarie
cerco di camminare.
Mi accarezzo i capelli, celati per necessità.
Infilo la mia mano destra in tasca,
cammino come un cigno,
faccio ondeggiare la mia borsa in un’aria nuova
intono le canzoni che nascono spontaneamente in me.
Ma le strade secondarie sono anche affollate di persone
e il cigno non conosce la lingua delle formiche.
ELETTRA
Questo essere ambiguo
dove il ronzio della verità si confonde
con la dolcezza del mito,
e la poesia attesa
Con ricordi le cui immagini eroiche sono disperse
e dove esiste…
una sola fotografia
innanzi a me simile a uno specchio
ogni volta che le domande nascoste si moltiplicano
e strisciano verso di me
dai buchi nelle storie di famiglia
amputate dalla necessità.
FRIGORIFERO
L’ho aperto,
il contenuto era in ordine.
Bottiglie di latte a lunga conservazione
barattoli di yogurt
pacchi di carne surgelata
mele gialle
medicine e pane
e… e… e via dicendo.
Nel frigorifero della mia anima
il contenuto è in disordine
scade
senza che nessuno lo apra.
Lo specchio disteso
I giardini che ha continuato a dipingere
non hanno alberi, né fiumi di latte e miele che scorrono.
Gli spazi nei giardini che dipinge
possono essere solo azzurro pallido
come se fossero specchi distesi
rivolti al cielo rannuvolato di alberi che sono spogli
con i loro frutti maturati troppo presto.
UN VETRO SPEZZATO
Mescola i suoi colori
ogni volta che vede due occhi degni di essere ritratti
o l’orlo di un abito colorato
o il becco di una colomba
o addirittura un vetro spezzato.
Traccia bruschi tratti di pennello sulla bianca foschia
di fronte a lui, lo sfida
ogni volta che i cieli sembrano più ampi
e i tratti distintivi
sono ancora più distanti l’un l’altro.
Dipinge
ogni volta che il suo petto batte di dolore trattenuto.
A FADWA TUQAN
Proprio in lei
qualcosa vive.
Considera il carnevale della saggezza come un rito,
siede su un trono di femminilità e domande
chiamate stupore.
I suoi lineamenti disegnano una luna piena
dietro a ceneri di nuvole
e in presenza degli alberi.
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(da Non ho peccato abbastanza, antologia di poetesse arabe contemporanee, a cura di Valentina
Colombo, Oscar Mondadori 2007)